Il camoscio (Rupicapra rupicapra,) è un mammifero artiodattilo
appartenente alla famiglia dei Bovidi. Di aspetto molto simile alle capre,
viene incluso con esse e con le pecore nella sottofamiglia dei caprini. Questo
animale selvatico è dotato di un pelo duro e ruvido, bruno dorato
in estate, che cambia in inverno divenendo morbido e quasi completamente
nero.
Il camoscio ha corna lunghe sino a 20 cm con caratteristica forma ad uncino, mentre
il muso è bianco con due fasce orizzontali nere che circondano
gli occhi. In media un esemplare adulto misura 110-130 cm in lunghezza e 70-80 cm in altezza al garrese,
mentre il peso può raggiungere al massimo i 50 Kg.
L'aspettativa di vita di un camoscio in libertà e di circa 10-15 anni.
In Italia il camoscio abita i pendii montani delle Alpi e degli
Appennini, in particolare quello abruzzese dove vive una sottospecie
autoctona nota come camoscio d'Abruzzo (R. pyrenaica ornata).
Questa specie differisce da quella alpina
soprattutto per le corna che sono molto più lunghe (proprio per il suo
straordinario trofeo è soprannominato il camoscio
più bello del Mondo); poi differisce per la sua mole sensibilmente
più slanciata, e per il mantello: molto più rossiccio in
estate, mentre in inverno è di
colore marrone scuro anziché
nero, con una macchia chiara più estesa che dal collo si allarga sino al petto.
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In estate, il camoscio vive al di sopra dei 1700 metri in ambienti caratterizzati da pareti rocciose intercalate a pascoli mentre in inverno scende nei boschi sottostanti e saltuariamente può essere avvistato vicino ai centri abitati di montagna.
In estate il camoscio si nutre essenzialmente di erba mentre in inverno predilige licheni, muschi e germogli di alberi.
Gli esemplari vivono generalmente in gruppi costituiti da femmine, maschi molto giovani e i piccoli. I maschi adulti invece conducono una vita erratica e si avvicinano alle femmine solo nel periodo degli amori che generalmente avviene a metà ottobre. La gestazione dura 23-24 settimane circa e verso fine maggio-giugno le femmine si appartano per dare alla luce un piccolo.
Il camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) è un relitto
glaciale proveniente dall'Asia rimasto isolato durante l'ultima glaciazione;
questo lo differenzia dagli esemplari che vivono sulle Alpi e ne fa una delle specie più
pregiate del massiccio della Majella.
Sopravvissuto allo sterminio perpetrato dall'uomo solo in poche decine di individui,
questo erbivoro di montagna è tornato a colonizzare alcune zone dell'Italia centrale
grazie alle numerose reintroduzioni previste dall'"Operazione Camoscio" organizzata
dal WWF e dal Parco Nazionale d'Abruzzo.
Attualmente, la specie appenninica è considerata ancora a rischio di estinzione a causa del
lungo isolamento che ne ha determinato una bassa variabilità genetica,
tuttavia l'attuale popolazione è in continua espansione e conta più di mille esemplari.
Ciò fa ben sperare per il futuro...
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