Parco Naturale Adamello Brenta

Flora e fauna, centri visitatori, dove dormire


Parco Naturale Adamello Brenta

Il Parco Naturale dell'Adamello - Brenta, istituito nel 1967, è la più vasta area protetta del Trentino. Si estende nel Trentino occidentale, tra la valle di Non, le Giudicarie e la Valle di Sole, su un territorio di oltre 620 chilometri quadrati, che comprende i gruppi montuosi dell'Adamello - Presanella (nel quale si trova uno dei più estesi ghiacciai europei) e delle Dolomiti di Brenta.

Il Parco Naturale dell'Adamello Brenta si occupa inoltre di tutelare la qualità delle acque dei numerosi torrenti e degli oltre 80 laghi compresi nell'area, con particolare attenzione al "lago rosso" di Tovel. L'area protetta è popolata da una ricca fauna, che comprende tutte le specie presenti nell'arco alpino, inclusa l'aquila reale, lo stambecco e l'orso bruno.

Negli ultimi anni è stato profuso un considerevole impegno in particolare nel progetto per la sopravvivenza dell'orso bruno delle Alpi, con l'introduzione di nuovi esemplari importati dalle montagne slovene. All'interno del Parco Naturale Adamello Brenta, come in ogni altra area protetta, è opportuno mantenere un comportamento corretto, limitando l'uso di apparecchi elettronici (come radio o cellulari) e di tutto ciò che può arrecare disturbo alla natura.

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Il Parco Naturale Adamello Brenta è stato istituito allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso dal quale prende il nome, e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine della Lombardia e del Trentino Alto Adige. L'offerta ricettiva è ampia in tutte le valli del parco ed è in grado si soddisfare anche il turista più esigente.

Sono a disposizione numerosi alberghi, dai più economici e quelli di lusso, sistemazioni in residence o appartamenti in affitto e due foresterie: una situata nel comune di S. Antonio di Mavignola e una nel cuore del Brenta in località Valagola, nei pressi dell'omonimo lago. Chi ama stare all'aria aperta troverà sicuramente interessanti i vari campeggi immersi nel verde di una natura ancora incontaminata, mentre gli escursionisti più allenati potranno usufruire, durante le loro camminate estive in alta quota, di rifugi e bivacchi nei quali sarà possibile ristorarsi e pernottare previo prenotazione anticipata.

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La fauna del Parco Naturale Adamello Brenta

Sui monti che, grazie anche al progetto di reintroduzione del 2002, nuovamente ospitano una sufficiente popolazione di orso bruno non può sorprendere che la fauna sia straordinaria: camosci, cervi, stambecchi, mufloni, caprioli, aquile. E poi volpi, tassi, martore, ermellini, marmotte, galli forcelli e cedroni, pernici bianche e molti altri animali grandi e piccoli.

Sui monti del Parco Naturale Adamello Brenta è stato recentemente reintrodotto lo stambecco, sterminato dalla caccia alcuni secoli fa e negli ultimi anni sono stati avvistati dai guardiacaccia alcuni esemplari di Lince Europea e di Lupo Appenninico.

Oggi, nell'area protetta, la caccia è consentita in forma strettamente controllata, con il fine di mantenere gli equilibri naturali fra gli animali e gli ambienti in cui vivono.

Particolarmente significativa dal punto di vista naturalistico è la presenza dell'orso bruno, un animale misterioso, affascinante, nei confronti del quale pochi rimangono indifferenti. Per secoli perseguitato con ogni mezzo, sulle Alpi era giunto sull'orlo dell'estinzione. Ora, dopo il reinserimento realizzato grazie al progetto Life Ursus, sta tornando a percorrere gli antichi sentieri, ad abitare le foreste e i monti dove era sempre vissuto. Il Parco Naturale Adamello Brenta, fin dalla sua nascita legato indissolubilmente alle sorti dell'orso bruno (la cui immagine compare anche nel logo del parco), opera e si impegna ogni giorno affinchè questo animale, simbolo della meravigliosa e misteriosa bellezza della natura, possa continuare a vivere in questo angolo di paradiso.

Complessivamente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta sono presenti: 5 specie di anfibi, 11 di rettili, 15 di pesci, 51 di mammiferi (con quasi 4.000 caprioli, 7.500 camosci e 1.300 cervi) e 92 specie di uccelli nidificanti (con una ventina di coppie di aquile reali).


Val di Fumo - Parco Adamello Brenta

Esempio superbo di modellamento glaciale, la Val di Fumo è una tra le più suggestive valli dell'arco alpino e ricade per intero nel Parco Naturale Adamello Brenta.

La valle si allunga nel settore centro meridionale del Gruppo dell'Adamello, è delimitata sulla destra dalle cime del sottogruppo del Carè Alto e sulla sinistra dal crinale che stabilisce il confine tra Trentino e Lombardia.

Con il nome di Val di Fumo si individua il tratto superiore della Val Daone, che dal lago rtificiale Malga Boazzo si allunga in direzione nord fino alla Conca della Levade e termina sulle seraccate che scendono dalla Vedretta di Fumo dove il fiume Chiese ha le sue sorgenti.

Dal tipico profilo ad "U", la valle geologicamente è costituita in prevalenza dalle rocce intrusive tipiche dell'Adamello: graniti e granodioriti (tonalite).


La Val Genova e le Cascate Nardis

La Val Genova è una valle alpina laterale della Val Rendena, dalla quale si diparte all'altezza dell'abitato di Carisòlo. Situata nel settore occidentale del Parco Naturale Adamello Brenta, con il suo profondo solco vallivo a modellamento glaciale percorso dal Sarca di Genova, definisce e separa i due sottogruppi cristallini della Presanella a nord e dell'Adamello a sud.

Da Carisòlo la valle si inoltra in direzione ovest tra strette pareti e ripidi versanti coperti da fitti boschi di latifoglie e conifere; a quote maggiori la valle si fa più aperta per terminare dopo 17 chilometri, nello spettacolare circo di pareti e ghiacciai che scendono sulla piana di Bèdole dalle vedrette del Mandrón e della Lobbia.

La Val Genova è famosa per le sue numerose cascate, fra le quali spiccano le Cascate Nardis, che fanno da richiamo a numerosi turisti. A causa della strada molto stretta in particolari periodi dell'anno e nei mesi estivi l'accesso alla valle è regolamentato e a pagamento.


Val Brenta

Uno dei più suggestivi scenari alpini che si possono ammirare nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta ci appare improvvisamente salendo da Sant'Antonio di Mavignola verso Madonna di Campiglio.

La Val Brenta, un tempo l'accesso principale al cuore del gruppo dolomitico, è separata dalla Vallesinella dalla Costa del Gras d'Oven e dalla Val d'Agola dalla cresta di Fracinglo. Un evidente gradino (detto la "Scala di Brenta") di origine glaciale divide la valle in bassa e alta Val Brenta.

Nell'alta valle, alla base della pareti rocciose si trovano cinque piccoli ghiacciai. L'ambiente nella bassa e media valle, pur privato della splendida faggeta che ne ricopriva i versanti fino alla fine del 1800, conserva ancora caratteri della vita pastorale di un tempo che ruotava attorno a due malghe ora abbandonate e in rovina.


Valle e Lago di Tóvel

La Valle di Tóvel è situata nel settore settentrionale del Gruppo del Brenta.

Dalla conca tettonica della Val di Non si insinua per uno sviluppo di 17 km tra il sottogruppo settentrionale ed il Monte Peller a ovest, il massiccio della Campa a est, fino all'imponente circo roccioso che circoscrive l'alta valle, tra il passo del Grosté e il Passo della Gaiarda, nel cuore del massiccio dolomitico.

Per la sua estensione la valle è caratterizzata dalla presenza di ambienti fortemente differenziati. Tra le specie faunistiche presenti nella valle troviamo il camoscio, il capriolo, la marmotta, la Lepre variabile, la volpe, il Gallo cedrone, il Gallo forcello, la Pernice bianca, il Francolino, la Coturnice, il Corvo imperiale. Rettili, rane, rospi e il Salmerino alpino vivono nel bacino del lago.

Proprio il lago di Tóvel richiama nella valle molti turisti, specie nei mesi estivi, per questo motivo in alcuni periodi dell'anno l'accesso alla valle è regolamentato e a pagamento.


Val Meledrio

Antica via di comunicazione tra la Val di Sole e la Val Rendena, la Val Meledrio separa la Catena settentrionale del Gruppo di Brenta dalle estremità orientali del Gruppo della Presanella.

Di antica origine tettonica, geologicamente costituisce un punto di contatto tra le rocce tonalitiche di origine vulcanica dalla Presanella a quelle calcaree del Brenta. È bagnata dal torrente Meledrio che nasce nel lago delle Malghette e che prima di gettarsi nel Noce all'altezza di Dimaro in Val di Sole riceve altri affluenti dalle ripide vallette che scendono dal versante occidentale del Brenta.

L'ambiente della valle si presenta estremamente selvaggio, essendo caratterizzato da fitti boschi di conifere e da ripidi ghiaioni sopra i quali si innalzano le pareti verticali della Catena settentrionale del Brenta.

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Punti d'interesse turistico e centri visitatori del Parco Naturale Adamello Brenta

Centro Visitatori Lago di Tóvel: tra gli abeti che circondano lo specchio del Lago di Tóvel sorge il Centro Visitatori del Parco Naturale Adamello Brenta. Orario: 10 - 19 (Dal 1 Luglio al 9 Settembre) Tel. 0463.451033 - E-mail: info@parcoadamellobrenta.tn.it.

Segheria Veneziana Taialacqua a Molveno: in riva al Lago di Molveno è stata ripristinata e resa funzionante un'antica segheria ad acqua: il movimento circolare del mulino viene trasformato in quello alternato della sega che ricava tavole da tronchi.

Nelle sue vicinanze, un piccolo locale in legno ospita pannelli informativi sulla segheria stessa e sul Parco Naturale Adamello Brenta. Il punto informativo è visitabile tutto l'anno sia al mattino, sia al pomeriggio, mentre la visita alla segheria funzionante è possibile nei mesi di Luglio e Agosto.

Informazioni: Parco Naturale Adamello Brenta - Tel. 0465.804637 - E-mail: info@parcoadamellobrenta.tn.it; Comune di Molveno - Tel. 0461.586936; Azienda di Promozione Turistica di Molveno - Tel. 0461/586924.

Centro visitatori di Daone: totalmente dedicato alla fauna, questo centro è un valido punto di informazione per quanti sono desiderosi di conoscere le specie animali presenti nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta.

È situato presso il Municipio di Daone, caratteristico paese posto all'imbocco dell'omonima valle, conosciuta per la sua fauna e le numerose e spettacolari cascate di ghiaccio.

Nel centro visitatori, attraverso un itinerario che si snoda tra i principali ambienti del Parco Naturale Adamello Brenta, vengono presentate le più significative specie della fauna locale.

Per informazioni: Parco Naturale Adamello Brenta - Tel. 0465/804637 - E-mail: info@parcoadamellobrenta.tn.it; Centro visitatori di Daone - Tel. 0465.674989.

Centro visitatori di Spormaggiore, area faunistica dell'orso bruno: l centro visitatori è dedicato all'orso bruno, animale simbolo del Parco Naturale Adamello Brenta; il centro, denominato "Orso", è parte integrante delle iniziative che il Parco sta attuando per salvaguardare la presenza di questa specie sulle Alpi, ed ha l'importante funzione d'informare il pubblico sulla storia e sulle reali caratteristiche di questo animale, ritenuto ancor oggi, da alcuni, un animale feroce e sanguinario predatore.

Inoltre il paese ospita un'area faunistica dove sono presenti alcuni esemplari di orso bruno in cattività. Per informazioni: Area Faunistica Spormaggiore, - Email: info@parcofaunistico.tn.it.

Giardino botanico di Stenico: a pochi minuti da Stenico, seguendo la strada per Ragoli, si trova la zona delle Sorgenti del Rio Bianco.

Impossibile non notare la cascata spumeggiante e bianchissima a poca distanza dalla strada.

Salendo lungo il percorso naturalistico si avrà l'occasione di conoscere gli aspetti naturali di questa zona che è stata scelta dal Parco Naturale Adamello Brenta come "vetrina" per la vegetazione dell'area protetta.

Nel periodo estivo è possibile effettuare delle visite guidate accompagnati da una guida esperta.

Info Gestore Parco Naturale Adamello Brenta Sede: Via Nazionale, 24 - 38080 Strembo (TN)
Tel: 0465.806666 - Fax: 0465/806699 - Sito: www.pnab.it - E-mail: info@pnab.it

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