Vai al contenuto

I Parchi del Lago Maggiore: vacanze nella Val Grande

  • di

Isolabella del Lago Maggiore, Piemonte

Le vacanze sul lago e nei parchi, alla ricerca di relax, movimento e contatto con la natura, sono sempre più richieste dai turisti italiani e stranieri, perché consentono di conciliare sport e natura, riposo e cultura, shopping e divertimento all’aria aperta. Tra le aree più verdi del nostro Paese, e per questo più gettonate dai turisti, troviamo la zona che abbraccia il Lago Maggiore, dove si contano numerosi parchi nazionali, tra cui spiccano il Parco nazionale della Val Grande, il Parco nazionale dell’Alpe Veglia e Devero e l’Oasi faunistica di Macugnaga. In particolare, il versante piemontese del lago è punteggiato anche da aree protette, come la Riserva Naturale di Fondotoce, a Verbania, la Riserva Naturale di Dormelletto, nell’omonimo paese e il Parco Naturale dei Lagoni del Mercurago ad Arona.

Il Parco della Val Grande, uno dei più apprezzati soprattutto dai turisti stranieri, si estende al centro della provincia del Verbano-Cusio- Ossola ed è caratterizzato da dirupi e cime selvagge, boschi infiniti e acque cristalline, che accompagnano il viaggiatore in silenzi commoventi, in grado di trasmettere emozioni uniche e indimenticabili e di riscoprire la bellezza del contatto diretto con la natura incontaminata. L’ambiente selvaggio della Val Grande lascerebbe pensare ad un luogo mai esplorato dall’uomo, ma in realtà basta passeggiare qualche minuto da queste parti per scoprire mulattiere, terrazzamenti e sentieri che testimoniano la presenza umana nelle epoche passate. Questi luoghi impervi erano praticati da boscaioli e pastori che, con un duro lavoro, strappavano faticosamente alla natura il sostentamento per una vita povera e piena di fatiche.

La Valle è uno scrigno di meraviglie a cominciare dalla sua flora. Qui infatti, con la complicità del clima temperato del lago, la vegetazione è lussureggiante e le fioriture ricche e variegate. Nella Val Grande i boschi sono costituiti in prevalenza dai castagni, ma nei versanti meno assolati ed umidi la fa da padrone il faggio. Oltre alle faggete, anche se in minima estensione, trovano il loro habitat naturale anche boschi di conifere con l’abete rosso e l’abete bianco. Di particolare interesse sono le forre, che costituiscono un ambiente favorevole a ontani, tassi, aceri e tigli. Salendo si assiste alla repentina sostituzione del bosco con le specie arbustive. Nei versanti più freddi e umidi, invece, prende vita un ricco sottobosco popolato da muschi e felci. Salendo ancora più in alto possiamo incontrare rododendri e mirtilli e specie più rare come l’aquilegia alpina.

Le vacanze sul lago e nei parchi, un tempo ritenute tristi e solo per coppie di mezza età, sono oggi molto gettonate, perché consentono di apprezzare scorci panoramici suggestivi e di fare movimento fisico per tenersi in salute. Nonostante l’ambiente impervio di queste aree, infatti, è possibile camminare e correre in un ambiente naturale su sentieri mozzafiato, facili da percorrere e adatti anche alle persone meno allenate, purché muniti naturalmente di un abbigliamento comodo e adatto al trekking. Lungo i percorsi sono presenti pannelli illustrativi che descrivono l’ambiente circostante.

Un percorso consigliato è quello del bosco di conifere che parte da Cappella Porta e termina Pian Cavallone (Caprezzo); il tempo di percorrenza per l’andata è di circa 1 ora e mezza e di 1 ora per il ritorno. Il dislivello è di circa 600 mt ed il periodo consigliato per percorrerlo è da Aprile a Novembre. Una volta arrivati a Pian Cavallone, dal rifugio, il panorama offre una vista stupefacente. A sud si può ammirare la Pianura Padana e il Lago Maggiore, a est le Grigne e il Monte Generoso, a ovest la Val Grande e i Corni di Nibbio ed in lontananza la parete est del Monte Rosa.

Un altro percorso da non perdere è quello che dalla conca di Ompio arriva al Monte Faiè (San Bernardino Verbano) dalla cui sommità si potrà ammirare il suggestivo panorama della valle interamente ricoperta da un’immensa faggeta. Il percorso dura circa 3 ore, è di media difficoltà e il dislivello è di circa 350 mt. Anche qui il periodo consigliato è da Aprile a Novembre.