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I parchi divertimento italiani pianificano il futuro

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Meeting 2024 dell'associazione Parchi divertimento italiani

Si consolida il comparto dei parchi divertimento in Italia, che si prepara ad una stagione di interventi volti a migliorare ulteriormente l’attrattività dell’offerta e la qualità dell’esperienza degli ospiti, in un’ottica di sempre maggiore integrazione con il mercato e le istituzioni del turismo: è quanto emerso nel corso del Meeting organizzato dall’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Federturismo – Confindustria, ospitato nella suggestiva cornice del Gardaland Hotel, il primo dei tre hotel 4 stelle del Gardaland Resort, tematizzato in stile New England. 

L’evento ha acceso i riflettori sulle linee guida che orienteranno l’evoluzione del settore, anche alla luce degli investimenti attesi nel prossimo triennio, stimati in 450 milioni di euro

“Ampliamenti e nuove attrazioni rappresentano solo una parte dei progetti programmati nei prossimi anni – ha commentato a margine del meeting Luciano Pareschi, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – abbiamo identificato 4 macroaree di intervento, associate ad altrettante parole chiave: sicurezza, sostenibilità, sorriso e servizio, a cui si aggiunge la sinergia con il turismo. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità dell’esperienza degli ospiti, considerando tutti gli aspetti che, prima, durante e dopo la visita, possono contribuire a generare emozioni positive e quindi un ricordo favorevole. Le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, intelligenza artificiale compresa, ci consentono di garantire livelli di efficienza inediti, a cominciare dalla sicurezza, componente imprescindibile delle attrazioni e di tutta l’offerta di intrattenimento dei parchi. Punteremo anche sul servizio agli ospiti, sempre più flessibile e personalizzato, e sulla sostenibilità, con l’impegno di ridurre l’impatto del comparto e promuovere un turismo più responsabile, con particolare riferimento al risparmio idrico e energetico”. 

Tanti gli appuntamenti all’ordine del giorno: focus in particolare sulle nuove frontiere del ticketing, sulle opportunità assicurative disponibili per tutelare le strutture, in un contesto climatico e ambientale sempre più sfidante, e sul futuro digitale dei parchi divertimento.

A chiudere la due giorni di dibattiti e convegni, un panel dedicato al rapporto tra parchi divertimento e turismo, con riferimento al ruolo dei parchi nelle strategie di pianificazione territoriale, alla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanché, che ha dichiarato: “I parchi divertimento sono in primo luogo aziende che producono ricchezza e lavoro. Con i loro costanti investimenti in ricerca e innovazione, intercettano la domanda di intrattenimento, divertimento e spensieratezza espressa da un numero crescente di turisti, provenienti dall’Italia e dall’estero. Al pari di quanto accade in tutte le economie più evolute, devono quindi essere tutelati e valorizzati come elemento importante dell’offerta turistica, affinché l’Italia possa essere ancora più competitiva nell’attrarre visitatori dal mercato internazionale. In questo senso ci aiuterà l’implementazione di Italia.it con un verticale dedicato al tema dei parchi divertimento”.

“In linea con l’andamento degli ultimi anni – ha aggiunto Maurizio Crisanti, Segretario Nazionale Associazione Parchi Permanenti Italiani – anche nell’estate 2024 i parchi si sono confermati centrali nell’accoglienza dei turisti, con alcune strutture che realizzano più della metà dei visitatori dall’estero: questo contribuisce a distribuire meglio i flussi turistici sul territorio e, in prospettiva, può diventare un valido veicolo per destagionalizzare la domanda, al pari di quanto avviene già in altri Paesi europei. Dopo un ottimo 2023, i dati provvisori relativi ai primi 3 trimestri del 2024 confermano il consolidamento del settore grazie a nuove attrazioni, soluzioni innovative di ospitalità e alla sempre centrale offerta di refrigerio e tematizzazioni immersive dei parchi acquatici. Buone anche le prospettive per la chiusura dell’anno, complici Halloween e le festività natalizie, che nel corso delle ultime stagioni si sono rivelati strategici per coinvolgere il pubblico anche nei periodi climaticamente meno favorevoli”. 

“Siamo orgogliosi di essere riconosciuti come esempio virtuoso di sviluppo e ringraziamo le Istituzioni, rappresentate dal Ministro Santanché, che nel corso degli ultimi 2 anni hanno già dimostrato ampia sensibilità verso la nostra categoria” – ha concluso Luciano Pareschi.

Il comparto dei Parchi Permanenti Italiani è composto da circa 250 aziende tra parchi tematici, faunistici, avventura e acquatici, e secondo i dati SIAE, nel 2023 ha generato un fatturato dalla vendita di biglietti di circa 348 milioni di euro, in crescita dell’11% sul 2022, e 20 milioni di presenze, in aumento del 6,39%. Considerando anche l’indotto interno ai parchi, come le attività di ristorazione e il merchandising, il giro d’affari complessivo del comparto supera il miliardo di euro, cifra che sale a 2 miliardi con l’indotto esterno relativo, ad esempio, a hotel, centri commerciali e altri servizi in prossimità dei parchi. A livello di occupazione, il settore assicura 30.000 posti di lavoro diretti, tra fissi e stagionali, 60.000 con l’indotto.