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Storia dell’Acquario di Cattolica

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Bambini davanti alla vasca dei pinguini all'Acquario di Cattolica

SPECIALE 20 ANNI: L’ACQUARIO E CATTOLICA


Una storia che nasce nel 2000, anzi… nel 1934

La storia del complesso architettonico neorealista che ospita l’Acquario ha radici lontane, quelle della Colonia Marina “XXVIII ottobre”, che nel 1934 nasceva per permettere ai figli degli Italiani all’estero di godere una vacanza al mare. Le architetture erano il manifesto di un’epoca dinamica. Le coperture curve, le finestre a oblò, i nomi stessi degli edifici (Maestrale, Libeccio, Levante) richiamavano una flotta di navi, tant’è che dopo il conflitto l’area divenne, per tutti “Le Navi”. Un restauro conservativo operato con attenzione e rispetto restituì al complesso l’aspetto originale, a sua volta oggetto di migliorie e investimenti continui da parte gruppo Costa Edutainment. Oggi l’Acquario di Cattolica è un bene tutelato dalla Soprintendenza, che, a differenza di altri complessi simili ormai relegati all’archeologia contemporanea, è rinato con orgoglio alla sua nuova funzione e destinazione d’uso.

Il Sogno di Micucci

Agli occhi del Sindaco Micucci, negli anni 90, “Le Navi” apparivano come un’opportunità non sfruttata. Cercando di farne un polo di interesse per la città, che sotto la sua amministrazione cambiava aspetto, l’allora Sindaco ottenne l’attenzione e gli investimenti del gruppo Costa Edutainment, società che aveva aperto l’Acquario di Genova nel 1992, trasformando in pochissimo tempo la capitale mercantile ligure in un centro internazionale di interesse turistico e culturale. La trattativa ebbe successo e Cattolica ottenne il suo acquario: nel giugno del 2000 apriva il parco “Le Navi”, ambizioso come la struttura che lo ospitava, simboleggiato dalla silhouette di uno squalo che affiora dagli abissi.

Gli inizi e la svolta

Dall’apertura si alternarono diverse fasi. Il mercato disse la sua e presto arrivò la crisi, l’autotassazione dei lavoratori, il passaggio a investitori e gestori diversi, fino all’intuizione di 16 dipendenti, nel 2007, di costituirsi in cooperativa e ricominciare da zero, mettendo in gioco le proprie risorse. Da allora, cambiò tutto: si ricominciò dal rapporto con l’albergo vicino, con le scuole comunali, destinatarie di progetti mirati, dall’attenzione alle esigenze delle anime turistiche e imprenditoriali della città, alla ricerca di un linguaggio di reciproca attenzione e crescita. Anche gli albergatori più scettici, iniziarono a pre-acquistare i biglietti per offrire pacchetti con “qualcosa in più” ai loro clienti. Il nome della struttura venne cambiato in Acquario di Cattolica, e fu il successo.

L’Acquario e Cattolica: sinergia di un territorio.

Al visitatore del 2020 l’Acquario si presenta come una struttura ben inserita nel contesto cittadino, di grande impatto architettonico e ben organizzata, dove la visita si snoda lungo percorsi emozionanti che rappresentano diversi ambienti acquatici.

Scopri i percorsi di visita dell’Acquario di Cattolica

Protagonisti, gli Squali toro (Carcharius taurus) più grandi d’Italia, che nuotano in 700.000 litri di acqua salata della grande vasca centrale l’Acquario racconta una storia di ecosistemi e specie da tutelare, e ogni esemplare testimonia che, per quanto bellissimo, colorato, popolato da creature meravigliose, il nostro pianeta dipende dalla nostra volontà di preservarlo.

La grande attenzione verso l’utenza fa dell’Acquario di Cattolica uno dei parchi preferiti dalle famiglie. Il dipartimento scientifico didattico collabora e propone progetti di divulgazione e tutela delle specie minacciate, insieme a strutture italiane e straniere, centri di ricerca e associazioni.

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Oggi l’Acquario di Cattolica vanta relazioni e collaborazioni con l’80% delle strutture ricettive cittadine e promuove sinergie volte ad attrarre turisti ed escursionisti da tutta Italia.

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